28° Raduno

Il mio diciottesimo raduno di Articolo28 è appena finito. Diciotto raduni sono tanti, tantissimi, diciotto raduni in nove anni. Il mio primo è stato nel maggio del 2003 e, quella volta, fui la peggiore recluta del raduno, tanto da meritare uno specifico premio! Anni fa ho scritto anche un report (che è ancora online sul ns. sito “diario di una recluta”) sul mio arruolamento che, all’inizio, fu un trauma, ma dopo si rivelò una liberazione, quando capii che cosa è un campo di A28, e che margini di libertà dalla vita “ordinaria” possa offrire. Da allora non ho mai perso un raduno! Che cosa succede ai raduni lo leggete dagli altri report, nelle FAQ del sito, o lo chiedete a chi fa gli arruolamenti delle reclute, quindi non mi dilungo. Quello che intendo dire stavolta è che questo raduno per me ha avuto un carattere di grande straordinarietà per due ordini di ragioni. La prima, già conosciuta, ed è il motivo principale per cui non ho mai perso una raduno, che è assistere al rinnovarsi delle situazioni di gioco, divertimento, tensione, sensualità che la truppa riesce a condividere. Un terzo delle persone che partecipano non si conoscono, sono reclute alla loro prima esperienza, ma per qualche ragione, una volta arrivati alla base, mescolatesi alla truppa e agli ufficiali, sembra che tutti si conoscano da sempre. Immediatamente si formano alleanze, a volte antipatie, che nei luoghi della nostra vita ordinaria, utilizzando le convenzioni sociali ordinarie, impiegherebbero parecchio tempo a manifestarsi. Ho sempre sostenuto che in campo di A28, quando per tre giorni si vive tutti nella stessa base, si mangia tutti allo stesso tavolo, ci si lava e ci si rade insieme al mattino, si dorme in camerata, si gioca all’unisono … allora si riesce a dare intensamente il meglio, o il peggio di sé. Ma in genere si dà il meglio! Si dà il meglio perché molto di ciò che siamo lo lasciamo a casa, nei nostri panni civili, perché la mimetica ci unisce in unico progetto di divertimento. E allora riesci a conoscere persone come mai ti potrebbe capitare in un altro luogo più agevole o più “audace” (tra quelli che la scena gay facilmente ci offre). La seconda ragione per la quale questo campo è stato di grande importanza è perché, dopo diverse fasi alterne, la gestione dell’associazione ha preso una piega incoraggiante. Al raduno erano presenti tre generazioni direttive, quella del fondatore, quella a cui ho appartenuto anche io per molti anni, e quella del nuovo Consiglio Direttivo in carica ora che, nell’organizzare questo campo, si è dimostrato eccellente. E’ stata una grande emozione assistere, e contribuire in minima parte, al lavoro svolto dagli elementi di punta del nuovo CD, il Maggiore Achille e il Tenente Tom. A loro deve andare il mio ringraziamento per la dedizione e l’impegno che hanno regalato ad A28. Ogni campo ha sempre degli elementi di imprecisione e di difficoltà, spesso quando si progettano le attività succede che nella realtà dei fatti non ci si muova nella direzione che si era immaginata, oppure non bastano le forze fisiche per fare quello che si era supposto, ma tutto è andato ragionevolmente bene. Ogni campo è perfettibile, non mancano mai le critiche, ed è doveroso prenderne atto!, ma è anche il minimo che possa succedere quando si decide di far parte del direttivo ed esporsi nell’organizzazione. E alla fine anche si rimane stremati … quando leggi i report delle persone che partecipano, allora, capisci perché organizzi un campo e trovi l’energia per organizzare il successivo!

Saluto tutti i partecipanti in attesa di rivederci al prossimo campo in programmazione per l’autunno 2012.

UZE’ UZE’ UZE’

Prepararsi da più di 2 mesi, incontri, telefonate, videochiamate su skype per decidere tutto fino all’ultima virgola, dettaglio e orario per 2 giorni e mezzo di un raduno è una fatica che vale la pena fare.

Sì… devo dire che vale la pena; è bello vedere che tutto il lavoro porta poi alle persone che partecipano al raduno a divertirsi, a sorridere, ad impegnarsi e anche a “stancarsi”.

Ho deciso di essere presidente di Articolo28 per vari motivi che non sto qui ad elencare, qualcuno però lo devo menzionare (VI TOCCA :D) , continuare a vedere lo spirito che anima le persone che vi partecipano perdurare in ogni singolo momento del nostro campo, veder rispettare gli altri mostrando la massima attenzione ad ogni singola esigenza, ed infine , cosa molto importante, vedere che ogni cosa che sia stata fatta, nel bene o nel male, porta ad ogni singolo elemento che al raduno partecipa, a dare il meglio di sè.

La mia partenza è stata in sordina, timido, voce bassa, farfuglione e impacciato nella cose da dire e nelle cosa da spiegare, ma come non poteva esserlo, del resto avevo un presidente uscente che aveva fatto un ottimo lavoro, una persona carismatica che nei suoi 6 anni di lavoro aveva reso Articolo28 un punto fisso, un appuntamento da non mancare, per molti di noi. Non è facile prendere il posto di una persona che ha dato cuore e anima in maniera così egregia per Articolo28.

Mano a mano che le ore passavano cercavo di prendere coscienza del mio ruolo, sopratutto perché vedevo che il raduno funzionava e le persone si divertivano, riuscivo a cogliere le occasioni giuste e colmare i vuoti che si potevano creare grazie anche agli ottimi spunti di gioco che voi tutti ci avete dato (vedi sabato mattina con il “furto” della bandiera).

Darò il meglio di me stesso anche grazie all’aiuto degli altri membri del consiglio direttivo in modo che questa nuova direzione dia il massimo come lo hanno fatto le precedenti affinché, anche in questo caso, Articolo28 resti un appuntamento importante e da non perdere per noi tutti.

Di solito i miei report sono molto diversi, divertenti, scherzosi, ironici e sempre molto descrittivi delle attività che vengono fatte. Questo è diverso per me è un nuovo modo di vivere Articolo28 e come tale c’era il bisogno, o per dire meglio, sentivo il bisogno di fare una cosa un po’ più seria.

I Ringraziamenti però sono doverosi e non possono non esserci.

In primis il CD e gli ufficiali in tutto che mi hanno sostenuto, aiutato e consigliato sempre in maniera egregia per uscire da alcune situazioni un po’ intricate. VI RINGRAZIO TANTISSIMO.

AMORINO E RENATO: come non poter ringraziare voi per il lavoro che fate sempre in maniera egregia, per l’aiuto i consigli, e la devozione che ci mettete in ogni attività di Articolo28.. un grande GRAZIE.

RAFFAELE: sei davvero stato un grande, nel cucinare e nel farci mangiare alla grande ogni singolo giorno. Hai preso in mano le redini della cucina anche se eri stanco delle attività svolte e sei stato sempre preciso e puntuale.

LORENZO: ti ho conosciuto a settembre timido e silenzioso ed ho ritrovato un Lorenzo cambiato, sorridente, chiacchierone, che si lanciava in qualsiasi attività con il sorriso e la voglia di fare. Sei davvero una persona speciale e in questo raduno lo hai nuovamente di mostrato.

Naturalmente non possono non Ringraziare i nuovi, le RECLUTE che senza la loro presenza ed il loro spirito di adattamento e di voglia di fare danno nuova linfa e forza ad ARTICOLO28. GRAZIE a voi tutti: David, Cristiano, Francesco, Corona, Giuseppe, Pasquale e Matteo.

The Last but not the list SERGIO. sei sempre un grande con i tuoi caffè le tue poesie ed il tuo sorridere, mi hanno fatto molto piacere le tue parole di domenica mattina. spero di poterti rivedere al prossimo raduno.

Un abbraccio sincero a voi tutti

Maggiore Achille

Io una recluta nel campo di articolo28! Chi l’avrebbe mai detto! Io, sempre così razionale, ora mi sono lanciato in questa avventura verso l’ignoto. Nel mio ambiente di lavoro sono abituato a dare ordini ma ora decido di prenderne, voglio superare ogni mio limite; a quarant’anni sarà pure ora di smettere almeno per tre giorni di preoccuparmi della mia salute, dell’abito elegante, della stanza singola nell’hotel di lusso, camuffando dietro una facciata di falso pudore e compostezza la mia voglia di contatti umani e senza maschere. Tutto cominciò due anni fa con il timido invio di una e-mail al comando di articolo28 a cui rispose prontamente con una telefonata il Colonnello Roberto. Nel colloquio fui messo a mio agio ma intanto sono passati due anni prima di decidermi a partecipare al campo. Cinquecento chilometri di strada fatti in buona compagnia della recluta Giuseppe per trovare una ventina di persone sconosciute ma con cui subito si è stabilito un feeling come se li avessi conosciuti da sempre. Poi camerata, doccia, pasto, tutto in comune. Come recluta mi sono sottoposto alla visita medica che rappresenta la vera prima caduta di ogni barriera fisica e psicologica col gruppo e l’inizio dell’assunzione di una nuova identità rappresentata dall’indossare la mimetica. Mi sono sentito veramente sexy quando la mimetica ha rivestito il mio nudo sesso già abbondantemente esplorato dagli ufficiali. Per partecipare al campo non si deve essere capaci di fare cinquanta flessioni o avere un fisico necessariamente atletico ma è necessaria la voglia, la capacità di stare insieme giocando nel rispetto dei limiti dell’altro, senza giudicare o voler dimostrare di essere più bravi o capaci degli altri, l’importante è fare squadra. E’ impossibile raccontare in dettaglio l’esperienza vissuta, dico soltanto che gli organizzatori sono molto bravi a coinvolgere tutti e a soddisfare le aspettative di ciascuno. Mentre ritornavo a casa, oltre ad accarezzarmi soddisfatto il culetto rosso, ripercorrevo con la mente le gaffe fatte da me o dagli altri commilitoni che hanno reso divertente il campo ma anche eccitato per le piacevoli occasioni feticistiche provocate ad arte dagli ufficiali. Come avrete capito farò salti mortali per essere al prossimo campo con la speranza di rivedervi tutti e subire qualche piacevole punizione. Un grosso saluto ai veterani che ci hanno guidato in questa magnifica avventura. Grazie di cuore.

Recluta Pasquale

Ecco come promesso a raccontare il mio primo raduno di articolo 28 Non starò qui a scrivere cosa è stato o non è stato fatto, perchè credo che art.28 sia qualcosa che va oltre un semplice “storico”. Quella che vi sto per raccontare è una mia esperienza personale per il mio modo di intendere le cose e soprattutto viverle. Sono partito senza aspettarmi nulla in particolare ma tremendamente curioso di cosa si trattasse,. Dopo più di venti ore di viaggio finalmente arrivo a casa,mentre faccio una doccia veloce penso che forse non sia più il caso di partire per il raduno visto la stanchezza ed il fuso orario accumulato in pochissimi gg ,ma in quel momento arriva un sms di una recluta che come me parteciperà al campo per la prima volta e che dovrebbe passare a prendermi. Destino? Non saprei, so solo che quel messaggio mi toglie i cattivi pensieri e finalmente due ore dopo partiamo per il raduno. Il viaggio è piacevole e tranquillo il clima rilassato e dopo qualche ora e qualche uscita campagnola alla ricerca di un improbabile tabacchino in contrade rurali, finalmente si arriva al campo. Una sufficiente tensione sale lungo il corpo ma subito troncata , perchè è evidente che non sto andando in guerra ricordando a me stesso che alla fine è solo un gioco e male che vada tornerò deluso come altre volte è accaduto… Ed ecco il colpo di scena! Quello che non avevo messo in preventivo ,che non avrei mai assolutamente immaginato e che mai pensieri nefasti furono tanto sbagliati. Il direttivo di art28 per quanto ho potuto constatare raccoglie e rispetta i pensieri e i limiti di ogni persona, però poi quest’ultima , deve rispettare certe idee e regolamenti che sono la base e la riuscita di una tre gg intensa. È stata un’esperienza veramente particolare, quello che accadeva fuori nel mondo per qualche giorno non è stato affar mio, ho staccato la spina, ed il poterlo fare in tempi come questi è stata una delle cose più belle e rare. In questo campo se vuoi , riesci a ritagliarti il tuo spazio,ti lascia il tempo di riflettere, ed io personalmente l’ho fatto, durante la notte ,nel silenzio più assoluto e sotto un cielo stellato di rara bellezza ,sono riuscito a tirare fuori tante cose belle e tristi della mia vita ma che hanno segnato inevitabilmente il mio percorso . Il sentire vicino nella notte persone che hai amato e che non ci sono più mi hanno dato una grande un’energia, art. 28 per me è stato anche questo.. In questi gg ho messo entusiasmo nel fare le cose ,a volte leggerezza a volte serietà Nei giochi ho cercato di dare il meglio di me stesso ma non è la vittoria che m’interessava,certo uno gioca sempre per vincere, ma l’impegno, il rispetto verso chi ha preparato tutto questo,lo spirito di gruppo,le risate…… sono queste le cose importanti che vanno ben oltre la vittoria o la sconfitta. Qualcuno del comando si è accorto di come mi stavo divertendo,come ero tornato indietro con gli anni e sono contento di questo perchè ha capito il mio spirito di partecipazione. Sempre al comando dico:” Ma come li contate i punteggi?” si vabbè abbiamo perso ma non si capisce come ahahahahah, mah…… forse un giorno quando sarò Colonello me lo spiegherete…… Comunque grazie di cuore per avermi sopportato, capito ed aiutato. Non parliamo poi del Generale che sotto quell’aria un po’ da finto burbero ho notato un grande spirito di osservazione nonché una persona giusta e rispettosa. Per finire un ringraziamento a tutti i partecipanti della mia squadra(neri) e della squadra avversaria(blu), grazie a tutti per avermi accettato,per aver condiviso con me dei bei momenti, da Trieste a Salerno passando per Milano Venezia Bologna Ancona Roma etc…senza di voi tutto questo non sarebbe potuto accadere,grazie per avermi sopportato,grazie di cuore! Concludo col dire ancora un paio o forse tre cose…. Non faccio nomi ma un ringraziamento speciale va anche a voi miei compagni di viaggio Sono partito con uno sconosciuto in macchina e siamo ritornati in quattro come se fossimo amici da chissà quale tempo…, viaggio di ritorno bellissimo con pausa ristorante e la promessa di rivederci quanto prima. Comando! Ma siete proprio sicuri che l’ho “rubata io la bandiera?” ahahahah Terza ed ultima cosuccia; le voci che giravano sul mio conto a proposito di certe cose, sono false e tendenziose,leggende metropolitane partite da chissà quale fondo di verità…… Mah!! Saranno vere? Forse si o forse no, ma questa è una cosa che conosco solo io………forse……. Il tempo è scaduto! chiamano il volo, ho ancora pochi minuti a disposizione , incomincia di nuovo la vita reale e solo soletto con la mia borsa da viaggio mi avvio verso il gate, ma per una volta non sono triste, perchè da oggi nella mia borsa porto qualche amico in più….. Da soli non si va da nessuna parte,insieme possiamo costruirci un mondo migliore….. Recluta Francesco